Lettera ai partecipanti

Lettera ai partecipanti

Lettera del Presidente ai partecipanti

“La libertà è partecipazione”
Citare Giorgio Gaber ogni volta che si parla di un evento legato al nome di mio padre mi
viene spontaneo.
Chiamarsi Libero ha sicuramente condizionato la sua vita e la sua formazione culturale
oppure… viceversa.

Lui diceva spesso che non avevano neppure faticato per dargli un nome proprio e gli
avevano dato solo un aggettivo.
Le sue scelte di vita hanno sempre onorato questo aggettivo e, come ricorda il logo della
nostra associazione, che riporta il segno fatto da mio fratello Davide mentre portava sulle
spalle il feretro di nostro padre, Libero Grassi è morto da uomo libero.
Per voi che siete molto giovani, ho estrapolato dei versi della canzone di Gaber…

“La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche il volo di un moscone
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione
Vorrei essere libero come un uomo
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
E che trova questo spazio
Solamente nella sua democrazia…”

Questi otto versi, anche in questa occasione, si adattano perfettamente alla mia idea del
Parco Libero Grassi.
Questo parco non deve essere uno spazio libero. Questo sito dal panorama strepitoso (se
non guardi verso la città) è potenzialmente bellissimo per il suo rapporto col mare. Quante
città possono avere l’occasione di avere un parco urbano in riva al mare.
Il mare è sicuramente un elemento che lo lega fortemente ad una delle passioni di mio
padre: la vela. Mio padre non praticava vela d’altura, amava le derive. Con le derive sei a
contatto continuo con il vento e il moto del mare, li devi conoscere e rispettare… pensateci,
dal parco si deve fruire il mare e può essere fruito dal mare.

Il parco deve essere partecipazione. Il quartiere di Acqua dei Corsari negli anni ha perso la
sua connotazione di borgata marinara legata alla attività della pesca e quella dei primi anni
del Novecento, come luogo per la balneazione dei palermitani. Oggi purtroppo si configura
come l’estrema periferia della costa sud, con tipologie edilizie di vario tipo ma purtroppo
tutte di scarsa qualità. Non sono presenti servizi e attrezzature per le attività ludico sportive
e culturali dei suoi abitanti. La costa per anni è stata utilizzata solo come discarica degli
sbancamenti e demolizioni ad opera di chi ha partecipato al “sacco di Palermo”.
Mi auguro che questo parco possa ospitare tante associazioni affinché vi possano svolgere
le loro attività per contribuire alla rigenerazione urbana di questa parte di città.

La libertà non è star sopra un albero, che ben vengano gli alberi in questo sito oggi brullo,
ma mi auguro che diventino quinte, che delimitino aule all’aperto, luoghi per il relax, lo
sport e il gioco.
E soprattutto vi invito a spaziare con la vostra fantasia per circondarvi e circondarci di arte
e bellezza in genere.

Arch. Alice Grassi
Figlia di Libero
Presidente dell’Associazione Parco Libero